Caccia alla Non-morte

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    L'elfo rimase fermo a fissare la nebbia che celava parte della foresta...non ci mise molto a comprendere che si trattava di entità magica, gli bastò formulare brevemente una preghiera in elfico per conoscere la vera entità.

    Ancalagon riaprì gli occhi e con certezza disse al giovane umano...


    "si tratta di magia, scuola di Necromanzia, la sua fonte si cela in mezzo ad essa e non è troppo distante...."


    Helias rimase ad ascoltarlo, l'elfo strinse con la sua mano l'elsa della sua lama e con passi sicuri si addentrò in mezzo alla foschia.

    Non era la prima volta che affrontava la non-morte, da 200 anni Ancalagon combatteva contro le forze del male e non aveva timore di un Necromante.
    Non fu difficile trovarlo e una volta abbattuto parte del suo esercito di non-morti...Ancalagon ed Helias riuscirono a sopraffarlo.

    "Non è lui la vera fonte...era solo una pedina."



    Ancalagon prese il cranio del non-morto e un osso che riportava delle incisioni che riuscì a comprendere con facilità...

    "Punto 3 su 12- Sq. 5, forse abbiamo sconfitto solo uno dei tanti servi o semplicemente indica delle coordinate...questo lo scopriremo presto..."



    I due compagno ora avevano una meta...e visto che lo stesso Non-morto aveva parlato di far cadere la città di Baldur's Gate, pensarono che era un buon inizio per la loro ricerca, e si misero in viaggio verso la Costa della Spada....


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    Helias aveva lasciato il Cormyr per raggiungere nuovamente il Gate e nel tragitto si scontrò con un Basilisco spuntato dalla foresta vicino la via carovaniera delle terre contese fra Cormyr e Sembia. Schivò l'enorme basilisco per poi appena raggiunta la gola fra le montagne, scorse Ancalagon.
    Probabilmente era lì per lo stesso motivo, visto che si preparava ad un probabile scontro, dunque Helias decise di unirsi a lui per abbattere quella creatura che altrimenti poteva porre fine ad altre vite che passavano per di lì.
    Iniziò lo scontro con quella creatura, Helias cercava di colpire i punti più vitali con pugni e calci, mentre Ancalagon sferrava colpi di lama sulla stessa.
    La creatura in fine cadde esausta sotto i duri colpi dei due, ma nel suo ultimo respiro riuscì a pietrificare il giovane Helias che rimase statuario come in posa.

    Una volta terminato l'effetto dell'incantesimo, Helias chiese cosa fosse accaduto e comprendendo di essere stato pietrificato, chiese all'elfo quanto fosse bello anche in quella forma statuaria.. avrebbe dato qualsiasi cosa per vedersi in quella forma statuaria, per vedere la sua bellezza concessa dalla stessa Sune.

    Calò la notte ed Helias chiese all'elfo di sostare a riposare, sarebbe stato piu saggio non avventurarsi con l'oscurità, ma nel momento in cui stavano accingendosi a preparare un campo, la nebbia iniziò a stendersi dalla foresta fin al sentiero. Il tutto era così inquietante ed Helias avvertiva che nell'aria c'era qualcosa che non andava.
    L'elfo utilizzò i suoi incantesimi cercando qualche risposta su quella che pareva essere un innaturale nebbia, così si avventurarono al suo interno.
    Una volta dentro una serie di eventi capitarono ai due, morti che spuntavano dal terreno e una voce che soggiogava le loro menti, piu avanti andavano piu quella voce era vicina e piu erano i suoi lacchè non morti.

    In fine giunsero a colui che tirava le fila di questo teatrino, colui che rivelò loro che il suo maestro stava organizzandosi in qualche maniera per colpire nuovamente Baldurs' Gate.
    Una volta perito quello che era un necromante, i due viaggiarono per il Gate in fretta cercando lì qualche informazione..
     
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