La lotta al potere

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    Erano ormai passati diversi giorni da quando Harxazel aveva lasciato il Thay con suo padre, trovando una situazione disperata a Baldur's Gate.
    Gente vagabonda e malata si riversava sui vicoli della città, moribondi e in cerca d'aiuto ed Harxazel li evitava con disdegno. Giunti alla Enclave Thayan, vi entrarono e furono subito messi all'occorrente della situazione che imperversava sulla costa della spada. Una tragica epidemia, ma nessuno dei Maghi Rossi pareva aver voglia di collaborare in questa situazione, forse per paura di essere infettati, perche rischiare così tanto? Per cui il Khazark della stessa Enclave, scostò lo sguardo sull'adepto e con il suo fare meditabondo e con cipiglio, diede l'incarico ad Harxazel di occuparsi di questa situazione ed estrapolare quante piu informazioni necessarie.
    Il Padre di Harxazel, anch'egli Mago Rosso da tempo, osservò il figlio con altrettanto cipiglio ringraziando poi il Khazark, lasciandolo ai suoi affari dopo un rigoroso inchino.

    Passarono altri giorni ed Harxazel aveva già la questione dell'epidemia sotto braccio, in questi giorni aveva perlustrato le fogne della città di Baldur's Gate con alcuni avventurieri, bloccati anche loro nella costa della spada, per cercare qualche informazione utile sulla stessa epidemia. Harxazel nel corso della perlustrazione aveva raccolto del sangue in alcune fiale, reperito dalle creature che trovarono nei bassifondi.
    Dopo aver fatto ritorno in superficie, si ritirò alla Enclave per esaminare le fiale di sangue con del sangue reperito da un malato di città. Grazie alle sue conoscenze alchemiche, riuscì ad appurare l'entità della malattia.
    Il sangue esaminato aveva una fievole aurea magica, ciò poteva intendere che la malattia non era naturale, ma del tutto innaturale. Ciò nonostante, poteva capire, tramite un accurato esame del sangue dei soggetti, chi fosse infetto da chi no, testando in primis la cosa su di se.
    Quando ebbe la concretezza dell'esame riuscito, riportò la cosa al Padre che a sua volta, soddisfatto di questo piccolo passo, riportò la cosa al Khazark che incurante della questione, proclamò che:


    "Gli studi non dovranno essere divulgati e dovranno rimanere entro le mura della Enclave e chi vorrà sottoporsi all'esame, dovrà pagare. Ad ogni modo, ti direi ben fatto Adepto Hokonar, ma solo quando vedrò un lucro in tutto ciò."

    Padre e figlio lasciarono l'ufficio del Khazark, dopo un rigoroso inchino, dove il Padre tornò alle sue mansioni e Harxazel, soddisfatto di ciò che aveva compiuto, tornò ai suoi studi, tutto stava procedendo bene.. fin ora..
     
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    Harxazel dopo un intera giornata di ricerche e studi alla enclave, si prese una pausa avviandosi alla locanda dell'elmo e mantello anche per tentar di recepire nuove informazioni riguardo quest'epidemia, che ormai stava causando parecchi morti.
    Nel suo incedere verso la locanda, vide molti più ammalati e sacerdoti lì a donargli aiuto, scuoteva leggermente il capo in dissenso procedendo verso la sua meta.
    Giunto in locanda, ordinò un thé e rimase lì ad attendere. Dopo pochi istanti un elfo di nome Ancalagon, conosciuto qualche giorno fa, si avvicinò al tavolo porgendo i suoi saluti, anche lui alle prese con quest'epidemia sicuramente un valido alleato in questi tempi così bui per la costa della spada.
    Si persero nel parlare quando una donna a gran voce si fece avanti richiedendo l'aiuto di validi combattenti per ricercare una minaccia, forse parte della causa della malattia. La parte che incuriosì Harxazel fu la parola "Necromante", era sicuro ci fosse lo zampino della trama in questa malattia, ma non aveva certezze per quanto riguardi un necromante, solo dubbi magari e sapere quest'informazione non poteva che portarlo ad un altro gradino piu in alto.
    Decise dunque di unirsi al gruppo di avventurieri disposti a seguire la Paladina di Tyr Margaery, avvisò della sua assenza al padre alla enclave e poi partì.
    Nella mezza giornata, giunsero nel luogo designato dalla Paladina e iniziarono le ricerche di probabili indizi di questo presunto necromante.
    A tradire il "nascondiglio" fu uno Zombie di "guardia", che una volta attaccato ed abbattuto permise agli avventurieri di scendere nelle profondità di quella grotta.
    L'aria era mal sana e pesante, i cunicoli di quella grotta erano molti e molti non morti lì ad attenderli, d'altro canto era un necromante dovevamo aspettarci tale "cordialità".
    Gli avventurieri si fecero strada in quei cunicoli sventrando minaccia dopo minaccia, giungendo ad un bivio in fine, dove sostava eterea una casa, una piccola casetta. Al suo interno dei fantasmi, probabilmente tormentavano la zona e il tutto non era che frutto dei loro ricordi, credendo appunto di trovarsi nelle antiche rovine dell'Ammarindar. Presi dalla disperazione e dall'ira di proteggere la propria dimora attaccarono il gruppo, ma il loro tentativo fu vano, svanendo in un leggero urlo straziante.
    Il Gruppo decidette di prendere la strada verso est, erano stanchi e le avversità che presentava quel luogo li sfiancava ancora di piu, una normale tattica del necromante suppongo.. giunsero poi ad un antico santuario di Moradin, infestato anche questo da un fantasma nanico, forse ai tempi era un sacerdote dello stesso, ma si mostrò cordiale con gli avventurieri ed era abbastanza pacifico indicando loro la strada da prendere per arrivare da quel necromante.
    La zona era tranquilla e donava agli avventurieri la tranquillità, sfruttandola per far qualche ora di sosta e riposo.
    Dopo qualche ora di riposo si avviarono ad ovest e giungendo in fine, dopo molte altre insidie, nella dimora del necromante che li accolse con un sorriso beffardo e malvagio.
    Gli avventurieri si scagliarono sul necromante attaccandolo come potevano e nelle loro capacità, era potente, ma in fine cadde.
    La minaccia era debellata e le informazioni recepite poche, ma ora non restava che indagare su questo presunto Neskem..
     
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    L'epidemia era finalmente cessata e Harxazel finiva di scrivere il rapporto consegnandolo poi al Khazark della Enclave, insieme alla missiva d'invito per la commemorazione.
    Il Khazark lo guardò, poi lesse rapido il rapporto e la missiva..


    "Ottimo, pensavo ci saresti morto.. ma invece hai seguito egregiamente il tuo compito. Ho notato che anche i tuoi progressi con lo studio arcano sono andati avanti. Beh.. potresti essere un vantaggio per questa enclave.. "

    Il Khazark posò i tomi nel suo scaffale, per poi tornare su Harxazel..

    "Potete andare Signor Hokonar.."

    Harxazel fece un rigoroso inchino come suo solito, tornando ai suoi studi. Dopo alcuni giorni ricevette una missiva recante i sigilli dei Maghi Rossi che recitava..

    "Signor Hokonar, finita questa Commemorazione tornerete con vostro Padre, non che vostro mentore, ad Eltabbar dove prenderete parte all'esame finale."

    La missiva non portava firme, ma solo lo stemma dei Maghi Rossi di Thay. Harxazel rimase entusiasta preparandosi al meglio.
     
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